Recensione Pentax K-1

pentaxK1Ieri, domenica 15 maggio, ho finalmente potuto mettere le mie manacce sulla tanto sognata e agognata fullframe digitale di casa Pentax, la K-1.

La presentazione italiana al pubblico si è tenuta presso la sede di FOWA a Moncalieri, dove decine di K-1 attendevano un’orda di pentaxiani arrapati sognanti.

Ebbene, dopo venti minuti di attesa, è finalmente arrivato il mio turno di provarla.

 

ERGONOMIA

Appena presa in mano la K-1 il primo pensiero è stato “Non è che si sono sbagliati e mi hanno dato una K-3ii?”. Infatti, al di là dell’estetica, dimensioni e peso non sono cresciuti significativamente e l’ergonomia rimane sempre quella a cui Pentax ci ha (ben) abituato.

I tasti e le ghiere sono più o meno sempre al solito posto, quindi chi è abituato alle ultime ammiraglie di casa Pentax si sente immediatamente a suo agio.

Nel comparto “tasti e rotelle” le novità sono rappresentate dalle due ghiere poste sul lato destro che compongono lo “Smart function”, che permette di selezionare velocemente, senza l’uso del display LCD, alcune funzioni della fotocamera.

Come già fatto da tutti gli utilizzatori esteri, anch’io non potevo esimermi dal giocare un po’ col nuovo monitor inclinabile che, ad essere sinceri, è la novità che più invidiavo rispetto alla mia K-3ii. Il monitor lo potete inclinare in quasi tutti i modi possibili ed immaginabili, ma la sensazione di solidità è totale.

Dopo un ora di utilizzo, compresi parecchi tempi morti in cui la K-1 rimaneva in mano a penzolare lungo il fianco mentre ascoltavo i preziosi insegnamenti di Alessandro Belluscio sull’uso delle luci, il suo peso non si faceva minimamente sentire, lasciando la mano “fresca e riposata” (cosa che non posso dire ad esempio della Sony A-7iir, che dopo soli 20 minuti aveva provato significamente la mia mano destra).

USO

Appena si accosta l’occhio al mirino si nota una delle grosse novità della K-1. Infatti al suo interno è presente un nuovo sistema lcd che, oltre a mostrare i parametri di scatto e l’esposimetro, mostra tutti i punti di messa a fuoco utilizzati, una griglia con i terzi e diagonali e la livella elettronica sui due assi.

Tutte le icone presenti nel mirino si illuminano di rosso in condizioni di scarsa illuminazione.

Tramite il menù si può scegliere quali informazioni vedere nel mirino e se attivare o meno la loro illuminazione.

viewfinder_illuminated

(Fonte Pentaxforum)

Quello che sicuramente interessa maggiormente al pentaxiano medio è come si comporta il nuovo motore autofocus di Pentax, il Safox 12.
Purtroppo non avevo a disposizione dei soggetti sfuggenti come auto da corsa o giocatori di basket, ma in situazioni di scarsa luce la K-1 con i nuovi HD D FA 24-70mm F2.8 ED SDM WR e HD D FA 28-105mm F3.5-5.6 ED DC WR, si è dimostrata molto veloce e precisa.

La prima impressione è quindi molto buona, ma solo i test sul campo potranno dire se Pentax è finalmente arrivata al livello delle concorrenti.

La qualità delle immagini sfornate dal nuovo sensore CMOS di pieno formato 35mm da 36,4 megapixel è straordinaria. Merito anche del nuovo processore di immagine Prime IV.

Sul set, anche con un’ottica non pregiata come l’HD D FA 28-108, si hanno immagini nitide e definite.

Rispetto al sensore CMOS aps-c da 24 megapixel della K-3ii la differenza la si nota principalmente negli ingrandimenti, infatti le immagini della K-1 restituiscono un dettaglio impressionante anche con ingrandimenti 1:1 già con lenti poco blasonte come l’HD D FA 28-105 della prova.

Pentax K-1 +  HD D FA 28-105mm F3.5-5.6 ED DC WR  (Foto in HD)

Un altro fattore che lascia a bocca aperta è la gamma dinamica. In alcuni degli scatti realizzati sul set per lo studio delle luci, causa la molteplicità di fotografi che stavano usando i flash triggerati, questi ultimi non hanno scattato, lasciandomi con una foto completamente scura.

Ebbene, recuperando in lightroom 5 stop nell’esposizione (+5 EV) si ottiene un’immagine che restituisce ancora tutti i dettagli e che, se lavorata un po’ in post produzione, può ancora essere accettabile. Ovviamente si tratta di casi limite, ma è un altro segno della bontà di questo sensore e del nuovo processore d’immagine.

Cattura3Cattura4Cattura5

 

CONCLUSIONI

Beh, prima di andare all’evento Fowa non ero attratto da questa K-1, in quanto già soddisfatto dalla mia K-3ii e non particolarmente interessato al passaggio da aps-c a fullframe.

Dopo averla provata mi sono ritrovato a pensare a lei (la K-1…ma anche alla modella bionda ad essere sinceri) tutta la sera e al mattino appena svegliato.

Il corpo macchina è straordinario, ergonomico e con tutto al posto giusto. Il monitor inclinabile, il mirino luminoso e i vari led che illuminano alcuni punti del corpo macchina sono delle novità veramente comode nel mio utilizzo abituale.

Il GPS e l’astrotracer integrati potrebbero non essere una novità per chi possiede una K-3ii, ma lo saranno sicuramente per i possesori di qualsiasi altra fotocamera e, fidatevi, sono dannatamente utili (con buona pace del flash pop-up che non rimpiangerete minimamente).

Come sulla K-3ii si conferma anche qui la presenza del pixel shift, funzione attivabile unicamente su treppiede che consiste nella sovrapposizione di quattro scatti senza interpolazione dei colori, funzione dannatamente utile per gli amanti del paesaggio o dello still life.

Riguardare le immagini fatte ieri fa “salire la scimmia”, che potrebbe essere soddisfatta con una spesa di 1999€ (garanzia Fowa 4 anni), a cui va aggiunto eventualmente il costo delle ottiche compatibili, perché è bene sottolineare che non tutte le ottiche Pentax o di terze parte prodotte fino ad oggi sono pienamente compatibili con il nuovo formato.

Insomma, che siate degli entusiasti possessori di Pentax, impazienti di fare il fatidico passaggio da aps-c a fullframe, oppure provenienti da altri marchi, questa K-1 non vi deluderà.

 

Foto random

IMGP0487

Pentax K-1 + HD PENTAX-D FA 15-30mm f/2.8 ED SDM WR (15 mm – ISO12800)

IMGP9749

Pentax K-1 + HD PENTAX-D FA 24-70mm F2.8ED SDM WR (70 mm – ISO2500)

 

 

16 pensieri su “Recensione Pentax K-1

  1. Confermo quanto detto da Matteo (ottima recnsione a proposito!!!)

    La macchina è semplicemente da sbavo, non ha nulla a che vedere con le apsc a cui siamo abituati….altra categoria, altro mondo…favolosa! 🙂

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  2. – Ho condiviso l’ebrezza della prova con la K-1, grandissima fotocamera! Matteo una precisazione, gli estimatori di Pentax si chiamano “Pentaxisti” perchè “Pentaxiani” è il nome un omonimo Blog.

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    • – Non volevo parlare di PLAGIO ma semplicemente di molte persone presenti (NON Pentaxiani) all’evento che non si riconoscono nei pensieri e azioni di quell’omonimo Blog. Tutto cui!

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  3. se devo essere sincero, preferisco 1000 volte Pentaxiano che “pentaxista”. Un pentaxiano nasce così e muore così. E poi non penso si tratti di plagio, ma di una nomea che ormai è entrata nel linguaggio comune. Come se io ora aprissi un forum chiamandolo “ferraristi.com” e tutti i ferraristi devono d’ora in poi chiamarti ferrariani..

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  4. Lo avete scelto perché si era soliti chiamare così i possessori di attrezzatura Pentax 😛 mica lo avete inventato voi (mio padre si definisce pentaxiano da 30 anni pur non avendo mai messo piede nel forum né conoscendone l’esistenza). Ad ogni modo, polemica sterile ed inutile. Il © è sul nome del sito (al quale non si fa alcun riferimento), non sull’aggettivo “Pentaxiani”! Dispiace solo che invece che incoraggiarsi a vicenda ci si appigli a queste cavolate…..buona serata

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